venerdì 26 febbraio 2010

Curling

Siamo infine giunti al momento decisivo: l'assegnazione delle medaglie. E se finora le partite si sono dimostrate emozionanti non oso pensare alle finali. In questi giorni ho potuto apprezzare questo sport, che già conoscevo e per cui provavo una certa simpatia. Si tratta di uno sport che richiede, precisione, pazienza, preparazione fisica (eh, si, anche quella....vorrei vedere voi a spazzolare il campo di gioco per più di un ora!) e tanta onestà. Si, perchè il curling è uno sport onesto, dove si rispettano le regole e non si fanno sgarbi agli avversari. Ma soprattutto è uno sport dove i protagonisti si divertono, oltre a far divertire, con quei loro tiri di una precisione assoluta, che sembrano voler sfidare le leggi della fisica.
Stasera la prima finale, quella femminile, tra Canada e Svezia alle ore 24. Domani forse l'incontro più atteso tra il Canada, capitanato da un fantastico Kevin Martin, e gli "arlecchini" della Norvegia. Mi raccomando partecipate numerosi.

lunedì 22 febbraio 2010

Paranormal Activity

Sabato pomeriggio siamo andati a vedere il film al Trianon di Roma. Abbiamo scelto l'orario pomeridiano proprio per evitare di dover andare subito a casa, di notte, al buio, terrorizzati dalla proiezione. In sala eravamo appena in sette...per fortuna non eravamo da soli! Si spengono le luci, inizia il film...
...dopo novanta minuti finalmente termina il film.14 euro buttati. Che delusione...credo che effettivamente il film abbia terrorizzato solo Steven Spielberg. La trama è abbastanza semplice. A San Diego, nella casa di Micah e Katie, accadono cose strane. Si scopre ben presto che Katie, dall'età di 8 anni, è perseguitata da una presenza che, soprattutto durante la notte, la osserva mentre dorme. Di questa presenza Katie ha più volte percepito il respiro e l'ha sentita bisbigliare. Micah decide di risolvere tutto comprando una videocamera professionale e filmare la propria stanza durante la notte. In effetti Micah riesce ad immortalare movimenti di porte, lenzuola, luci che si accendono da sole, rumori di passi per le scale ecc. Tentando un ultimo esperimento, spargendo del borotalco sul pavimento, Micah riesce anche a filmare le impronte del demone (un piede composto da sole tre dita, il che fa capire che non è per niente umano...). L'uso della telecamera e di una tavola ouija, vale a dire una tavola con le lettere dell'alfabeto utilizzata per comunicare con l'aldilà, fanno infuriare sempre di più il demone, che si impossessa in almeno due occasioni del corpo di Katie.
Il film è stato girato in appena 10 giorni nella casa del regista israeliano Oran Peli, con un budget di soli 15.000 dollari, tanto che i due protagonisti sono stati pagati appena 500 dollari l'uno (somma giustamente rivista dopo gli incassi milionari degli ultimi tempi). Il finale proposto non è l'unico ideato, ma è quello consigliato al regista da Steven Spielberg.
In conclusione il regista è divenuto milionario grazie al nulla...si perchè naturalmente nel film il demone non compare mai...si vedono solo porte che sbattono, ombre, rumori di passi, lenzuola che si muovono...insomma un film del genere lo poteva girare chiunque. Questo è, d'altra parte, uno degli aspetti che lo possono rendere realistico (chi non si spaventerebbe nel sentire un rumore proveniente dalla stanza buia in fondo al corridoio?), oltre al tipo di riprese in stile falso documentario. Tuttavia si capisce clamorosamente come la trama sia pilotata da un comportamento privo di logica...voglio dire, se avessi un demone che mi perseguita uscirei di casa, farei venire una sacco di persone a dormire da me, chiamerei la polizia o tutta la comunità scientifica (ho anche il filmato!) per tentare di risolvere la situazione....e invece niente, tipico comportamento da film dell'horror americano, dove il protagonista fa di tutto per cercare di morire! Il finale poi, è decisamente deludente...bastava veramente poco per cambiarlo radicalmente.

lunedì 8 febbraio 2010

Avatar


Sabato sono andato a vedere Avatar, l'ultima fatica di James Cameron. Un film prospettato come un capolavoro, dopo il quale tutto sarebbe stato diverso, insomma un punto fermo nella storia del cinema.
Dunque...si tratta sicuramente di un bel film, ma forse ho un concetto di capolavoro un pò diverso. Ma andiamo con ordine: sotto l'aspetto foto/scenografico non ci sono dubbi. Il film è curato fin nei minimi dettagli. La tecnologia a supporto degli umani è fantascientifica ma possibilista: pensavo ad esempio agli schermi portatili, che non sono così lontani dall'ipad della Apple, oppure ai suite che simulano il movimento dell'uomo che li comanda, in effetti il film è realizzato con la stessa tecnologia: gli attori sono stati ricoperti di sensori in modo tale che ciascun movimento fosse poi simulato dai rispettivi avatar realizzati al computer (come il Gollum de " Il Signore degli anelli"). Il mondo creato da Cameron & Co. è davvero fantastico, così pieno di luci e colori, di natura, di personaggi e animali particolari. Immagino che ogni pianta, ogni albero o animale o insetto sia stato disegnato mille volte, anche nel dettaglio, e sotto diversi punti di vista, come se si dovesse creare la storia, cioè il passato, di un luogo che in realtà non esiste, con le sue regole, le sue leggi, i suoi ecosistemi ecc. E' però chiaro che ci sono state parecchie fonti di ispirazione: le rocce volanti mi ricordano tanto i quadri di Magritte (come "la chiave di ghiaccio" o "il castello dei Pirenei") e i robot utilizzati dai marines, sono un classico dei manga giapponesi, in particolare Patlabor (in realtà un robot simile compariva già in "Aliens: scontro finale" dello stesso Cameron!).
Ho però delle riserve riguardo alla trama. Insomma Avatar non ha nulla di epico, si tratta della solita lotta tre bene e male. In questo senso mi aspettavo qualcosa di più. La trama è debole perchè troppo semlice: l'invasione di un pianeta, l'aggressione verso gli indigeni, la loro reazione, lo scontro finale, con la classica sfida tra il buono (che si è ribellato alla causa degli umani) ed il cattivo di turno. Si accenna in minima parte a tribù indigene che si trovano in altri luoghi del pianeta. Potevano magari approfondire meglio. Quello sì che avrebbe dato un tocco di epicità. Credo, in questo senso, che i sequel contribuiranno a renderlo un capolavoro.
Un ultimo cenno al 3D. E' vero, stanca. E alla fine rischi di farti venire un mal di testa per sforzare gli occhi...ma ne vale davvero la pena, perchè riesce a conferire maggiore veridictà alla pellicola.

Una lotta a due

E' quanto si profila nella Premiership dopo la vittoria dei Blues di domenica contro l'Arsenal. Un secco 2-0 maturato nei primi 25 minuti di gioco che ha dimostrato come il progetto Wenger sia semplicemente tempo perso. Ancelotti vola in prima posizione staccando definitivamente i Gunners e mandando un bel messaggio a Ferguson...per voi sarà dura! Vorrei sottolineare l'ottima prova di Drogba, tornato al gol dopo le delusioni della Coppa d'Africa. Ma sopra a tutti spiccano Cech, bravissimo in ogni intervento e nelle uscite, dove spesso si è dimostrato insicuro negli ultimi due anni; Ashley Cole, che sta dimostrando di essere uno dei migliori terzini attualmente in circolazione; John Terry, monumentale in difesa e, a tratti, nella fase propositiva (suo l'involontario assist a Drogba per il gol del 1-0). Questo è il capitano che vogliamo, solido e roccioso, nonostante gli episodi della settimana che lo hanno visto protagonista negativo, per la perdita della fascia di capitano della nazionale inglese.

martedì 2 febbraio 2010

Terry va all'attacco

Non è stata una settimana facile per il capitano. Ma la sua professionalità non è mai venuta meno, neanche in un'occasione simile, quando un episodio ti può davvero cambiare la vita. Si, è vero, non è un episodio che è capitato. La relazione con Vanessa Perroncel se l'è cercata, eccome.
Da marito posso solo condannare il suo comportamento, tanto più se è vero che l'avrebbe costretta ad abortire. Un atto ignobile perpetrato ai danni di un suo amico.
Ma da fan del Chelsea non posso che continuare ad apprezzare la sua dedizione alla causa, la sua professionalità sul campo da gioco e durante gli allenamenti, a detta di tutti John Terry è un esempio da seguire. Lui è il capitano e lo sarà sempre. Il padre spaccia cocaina e lui segna il gol della vittoria contro il Manchester Utd, il tradimento rischia di distruggergli la vita e segna il gol della vittoria contro il Burnley. Quando veste la maglia dei Blues il ragazzo ha i nervi saldi e la testa sulle spalle... e lo dimostra. Quello che succede al di fuori del campo di gioco non mi interessa, se la sbrigherà da solo o più probabilmente con l'aiuto di qualche buon avvocato.

Vittoria a fatica

La prima della classe contro i penultimi in classifica. Il risultato sembra scontato, ma nel campionato inglese non è mai così semplice. Il Chelsea trova di nuovo il capitano, nel suo momento forse più difficile. Un gol di testa che all'82' consegna la vittoria ai blues. Una partita comunque difficile, nonostante il Chelsea abbia mostrato un buon gioco e una discreta fluidità di manovra. Speriamo che il ritorno di Drogba, stasera già in campo con l'Hull City, possa dare maggiore solidità al reparto offensivo.

Burnley-Chelsea 1-2: Anelka 26, Fletcher 49, Terry, 82