venerdì 19 marzo 2010

Randy, quanto ci manchi!

Il 19 marzo 1982 Randy Rhoads ci lasciava. A soli 25 anni uno dei più grandi chitarristi di sempre trovava la morte in un beffardo incidente aereo. Randy era con Ozzy Osbourne, durante il "Diary of a Madman tour". Il gruppo si era fermato con il bus a Leesburg, in Florida, accanto ad una pista aerea. Andrew Aycock, autista del bus, decise di fare un giro con un Beechcraft Bonanza F35 del 1955, senza alcun permesso, nonostante fosse in possesso di una licenza di guida per aerei (scaduta, come si accerterà in seguito). Dopo un paio di giri, Aycock atterrò e caricò la parrucchiera Rachel Youngblood e Randy Rhoads. Decise di passare proprio sopra il bus, nel tentativo di svegliare gli altri col rombo del motore. Al quarto passaggio l'ala del velivolo colpì il bus. L'aereo andò a schiantarsi contro il garage di una vicina abitazione esplodendo nell'impatto. Tutti e tre i passeggeri persero la vita nell'incidente. Gli esami accertarono che Aycock aveva assunto cocaina.
Se ne andava così uno dei chitarristi più promettenti della scena heavy internazionale. Chissà cosa ci avrebbe potuto regalare ancora, dopo album come "Blizzard of Ozz" e "Diary of a Madman". A 28 anni di distanza dalla sua scomparsa, canzoni come Crazy Train, Revelation (Mother Earth), Dee restano ancora impresse nella mia memoria con sorprendente lucidità, ma mai come l'assolo folgorante di Mr. Crowley!

"Randy è stato il mio migliore amico, nonché il miglior musicista con il quale abbia mai lavorato"
(Ozzy Osbourne)

Nessun commento: