giovedì 19 novembre 2009

La furia vichinga in concerto


Amon Amarth, ovvero cinque vichinghi grossi e cattivi, hanno suonato ieri sera all'Alpheus di Roma. Aspettavo con ansia questo momento, benchè sia un fan recente del gruppo. La metal band svedese è infatti giunta al suo settimo album, che è poi l'unico che abbia mai ascoltato...eppure mi ha folgorato! E pensare che ho cominciato ad ascoltarli soltanto perchè attirato dal loro merchandise, quelle belle magliette con i caratteri runici, simboli celtici, il martello di Thor, i corni potori...così ho ascoltato Twilight of the thunder gods ed ho scoperto che è un album fantastico. All'inizio sono rimasto un pò sconcertato dalla voce di Johan Hegg, potente e gutturale, un classico del death metal, quel tipo di voce che più volte mi ha fatto pensare "ma come si fa a suonare una musica del genere, e come si fa ad ascoltarla...boh". Eppure i testi degli Amon Amarth non possono che essere espressi in quel modo, è come se fosse un guerriero vichingo a cantare.
Tornando al concerto non posso che essere soddisfatto della loro esibizione, nonostante la qualità del suono, soprattuto nelle prime 3-4 canzoni, non sia stata granchè. La setlist mi ha soddisfatto quasi completamente e devo dire che mi sono venuti i brividi quando hanno suonato Embrace of the endless ocean. Peccato che non abbia potuto ascoltare dal vivo un capolavoro come The hero (di cui vi propongo un video fatto con gli spezzoni del film Il 13. guerriero). Particolarmente divertenti le "coreografie" della band quando fanno headbang, roteando la testa e i capelli tutti quanti a tempo.
Per una recensione più completa e tecnica andate dal mio amico Graz

2 commenti:

Unknown ha detto...

Grande Carlo! Mi ha fatto strapiacere assistere al concerto con te! Ora appena ci vediamo ti porto gli altri dischi ;)
Ciao!

Anonimo ha detto...

pensa che io me lo chiedo tutte le volte... ma come si fa ad ascoltare questa musica?!? cmq oggi sotto la metro ho visto uno dei tuoi amici vichinghi con relativa consorte indossare una di quelle magliettine che dici tu... evidentemente reduce dal tuo stesso concerto! oppure era uno di loro, chissa...